ROTALA ROTUNDIFOLIA


Scrivo questo piccolo articolo per raccontare la mia esperienza con la Rotala Rotundifolia. Il materiale fotografico è interamente relativo alle piante coltivate nella mia vasca.

INTRODUZIONE

È una pianta molto comune tra gli acquariofili, a crescita molto rapida (ho potuto constatare anche 7/8 cm a settimana), la cui colorazione verde brillante, in condizioni di fertilizzazione (ferro) e luce ottimali (0.7 - 1w per litro), tende a virare al bruno-rossastro. Appartiene alla famiglia delle Lythraceae ed è originaria del sud-est asiatico.
La posizione consigliata in acquario è centrale/arretrata, ma come vedremo più avanti non è necessariamente vero.

CONDIZIONI DI COLTURA

Ho utilizzato questa pianta in diversi allestimenti, coltivandola in due vasche:
1)      Vasca da 20lt aperta, con fondo Akadama, illuminazione PL-9w, 6400k, fotoperiodo 8 ore, no CO2, no fertilizzazione, temperatura 20°.
2)      Vasca da 150lt chiusa, con fondo Flourite Red, illuminazione 2x T5 28w 9000k + 2x CFL 20w 3000k, fotoperiodo 9 ore, CO2, fertilizzazione esclusivamente con ferro, temperatura 28°. Valori dell’acqua: Gh 14 – Kh 4 – PH 6.8


In particolare, nel secondo allestimento descritto, ho potuto notare la reazione della pianta alle variazioni delle condizioni ambientali.
In un primo momento, infatti, la vasca era dotata dei soli T5 di serie e non era presente CO2 o fertilizzante. Aumentando il parco luci, diversificando lo spettro e fornendo CO2 (10 bolle al minuto), la Rotala è letteralmente esplosa, mostrando fenomeni di dimorfismo (eterofillia) tra le varie piante e addirittura tra i getti di uno stesso stelo. Gli effetti della fertilizzazione con ferro sono ancora in fase di studio.


DIMORFISMO

La Rotala è una pianta palustre, che in natura si presenta anche in forma emersa. In tale condizione presenta delle foglie tonde (da cui il nome) verde brillante, mentre nella forma sommersa è caratterizzata da foglie strette e allungate.
In acquario ho potuto notare che nelle zone in cui era esposta alla massima illuminazione, è cresciuta fitta, prevalentemente verso l’alto (steli anche di 60cm), sviluppando foglie sottili che presentano una colorazione rossastra a partire da circa 20cm dalla fonte luminosa. Questi steli hanno anche sviluppato radici aeree nella parte superiore della pianta, e hanno assunto una forma arcuata seguendo il livello dell’acqua.



Nelle zone frontali della vasca, la Rotala ha mostrato la tendenza a crescere “strisciando” sul fondo, generando poi getti laterali che si sviluppano normalmente in altezza, unitamente ad un apparato radicale che parte dallo stelo “sdraiato”, di notevole densità e profondità.  Proprio in queste piante adagiate sul fondo si può notare un marcato dimorfismo: le foglie che crescono sul fusto orizzontale si presentano spesso più larghe e spesse di quelle delle sorelle e talvolta gli internodi sono maggiormente distanziati.



Questo dimorfismo ritengo venga spiegato dalla maggiore distanza dalla fonte luminosa, che induce la pianta a cercare i nutrienti nel substrato, modificando anche la forma delle foglie per aumentare la superficie atta all’assorbimento degli stessi.
D’altra parte questo è anche il motivo per cui la pianta emersa ha foglie più larghe e spesse, atte a catturare nutrienti presenti in quantità ridotte rispetto a quelle filtrate in acqua.
Sarebbe interessante capire come “educare” la pianta a prediligere questo tipo di crescita, ma questo va al di là delle mie competenze.

RIPRODUZIONE

La riproduzione in vasca avviene per stolonamento o talee: generalmente si consiglia di riutilizzare talee di almeno 10cm, ma ho personalmente utilizzato talee di 3/4cm con ottimi risultati. Per la prima potatura potete tranquillamente tagliare la pianta al 50% del fusto e selezionare gli stoloni più robusti che cresceranno dallo stelo principale. È consigliabile distanziare ogni pianta di almeno 3cm, per evitare che, crescendo, perda le foglie nella parte bassa dello stelo a causa della mancanza di luce. In natura può produrre delle infiorescenze tra il lilla e il rosa pallido nella parte emersa, ma non ho potuto verificare questa situazione in quanto nella vasca presa in esame, arrivata al pelo dell’acqua la pianta si incurva, incrementando la produzione di radici aeree e rimanendo sommersa.

CONCLUSIONI

Probabilmente è una delle migliori piante per neofiti, con pochi accorgimenti regala davvero tante soddisfazioni. Se curata correttamente, può essere utilizzata praticamente in tutte le zone dell’acquario, arrivando a creare una sorta di pratino di facile gestione, ma che non ha nulla da invidiare (a parer mio) alle distese di Hemiantus & Co.

CURIOSITÀ

Mi è capitato di dimenticare delle talee a galleggiare in vasca dopo una potatura. Le talee non sono morte, ma hanno sviluppato radici aeree con le quali si sono ancorate ad altre piante e legni, non mostrando segni di sofferenza e mantenendo inalterate le caratteristiche della pianta madre. Questo confermerebbe la possibilità di coltivare la Rotala come pianta galleggiante.


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