Power LED da 3W montato su dissipatore star |
Questi splendidi invertebrati, comuni tra gli appassionati anche in vasche monotematiche, in natura si sono adattati alle condizioni più disparate, vivendo praticamente in tutti i mari e diverse profondità. Generalmente si trovano in colonie di molti individui, e sono caratterizzati da una crescita molto rapida. La loro resistenza anche in acque con valori non perfetti, li rende adatti ai neofiti dell'acquariologia marina e la moltitudine di forme e colori in cui si trovano li rende molto ricercati dagli appassionati.
La classificazione risulta particolarmente difficoltosa, visto che una stessa specie, in condizioni differenti, può "mutare" in forma e colori differenti.
Gli zoanthus possono avere caratteristiche fisiche variabili, i singoli polipi possono essere grandi pochi millimetri o diversi centimetri, e possono presentare ciglia variabili in numero e lunghezza.
In questo articolo faremo semplicemente una breve panoramica in merito alle caratteristiche generali, per approfondire successivamente lo studio in schede dedicate alle singole specie.
Possiamo dividere i coralli in tre macrofamiglie: SPS, LPS e Molli.
Spesso si dice che allestire e mantenere un acquario è una passione costosa. In linea di massima possiamo dire che questo hobby non è esattamente economico, ma con alcuni accorgimenti è possibile tenere le spese di avvio e gestione relativamente basse.
Proviamo a vedere quali sono i costi medi per un acquario dolce e uno marino entry level, e quali sono le voci sulle quali si può risparmiare. Prenderemo come riferimento una vasca di 80 litri con supporto.
La voce illuminazione è quanto mai importante per l’equilibrio di una vasca
(sia essa dolce o marina) e può avere un notevole impatto sulle voci di spesa.
Fino a pochi anni fa le tecnologie disponibili erano prevalentemente lampade ad
alogenuri metallici (HQI) e lampade fluorescenti T8. Successivamente si è avuto
un affiancamento delle PL e la tecnologia T5 ha rimpiazzato le meno performanti
T8.
Come sappiamo, da qualche anno la tecnologia LED ha fatto il suo ingresso nel
mondo dell’acquariologia, imponendosi sempre più fortemente, fornendo una
grande quantità di prodotti nelle più svariate configurazioni.
Come fare, allora, a decidere quale sia la tecnologia più indicata?
La diversità delle caratteristiche delle tecnologie elencate non fornisce
una risposta univoca. Vediamo pregi e difetti di ciascuna.
La maggior parte degli acquariofili ha avuto a che fare, almeno una volta, con questi bellissimi pesci. La loro grande diffusione nelle vasche degli appassionati è dovuta a due motivi principali: la bellezza dei maschi e la facilità di riproduzione.
Il nome scientifico è Poecilia reticolata, ed è un pesce originario del Sudamerica.
In vasca si adatta bene ad acque dure con temperature tra i 22 e i 25°C, non necessita di sistemi monospecifici e risulta essere un pesce molto socievole, attivo e prolifico (da cui il soprannome di “pesce milione”).
Il dimorfismo sessuale è molto marcato, le femmine sono generalmente più grandi dei maschi, con una livrea uniforme argentea. I maschi presentano invece una livrea fortemente colorata, hanno una pinna caudale molto grande e dalle forme più disparate, e presentano delle pinne anali simili a peduncoli.
Occorrente:
6 bulloni, 6 dadi, 10 rondelle (nel mio caso ho preso tutto misura 4), 4 guarnizioni in gomma, due portalampada E27, due lampade a risparmio energetico, due staffe di alluminio, pellicola specchio, cavi elettrici, spina, mammouth, cercafase, forbici da elettricista, nastro isolante, silicone, uno straccio:
Affrontando per la prima volta il discorso sull'allestimento della vasca, ho concluso dicendovi di avere pazienza e di far "girare" la vasca a vuoto per alcune settimane. Perchè?
Se approcciamo all'acquariologia in maniera consapevole, il nostro obiettivo è quello di ricreare un ecosistema il più possibile equilibrato che scimmiotti il più vasto ecosistema naturale. A tal fine, la sola ricostruzione di un habitat eseguita attraverso l'inserimento di substrati, piante, rocce e sorgenti luminose non è sufficiente, ma è necessario ricreare le condizioni che permettano lo sviluppo di processi chimici che aiutino l'equilibrio del sistema.
In natura tutti i rifiuti organici solidi di pesci e invertebrati vengono scomposti dapprima in proteine, quindi in amminoacidi e, infine, in ammonio. Se il processo si fermasse qui sarebbe un bel problema, visto che l'ammonio (o l'ammoniaca) risulta altamente tossico, e quindi incompatibile con la presenza di ospiti nel nostro acquario! Fortunatamente a questo processo di scomposizione, segue un processo detto di "Nitrificazione" ovvero di conversione delle molecole di ammoniaca NH3 in NO2- (nitrito) e successivamente in NO3- (nitrato), a carico dei batteri del tipo Nitrosomonas / Nitrobacter. L'ultimo passaggio, infine, è la parziale liberazione di azoto gassoso.
Questo processo è fondamentale in quanto purifica l'acqua da sostanze nocive come l'ammoniaca, convertendola in sostanze più tollerate come i nitrati (che non devono comunque superare una certa concentrazione).
Prima di avventurarci nella scelta del tipo di illuminazione
adatta alle nostre vasche, sarebbe opportuno capire come la luce si “trasforma”
in acqua e come influisce sulla vita degli organismi ivi ospitati.
- Tra 400 e 490 nm: blu-violetto
- Tra 490 e 560 nm: verde
- Tra 560 e 590 nm: giallo
- Tra 590 e
700 nm: rosso-arancio (principale componente per la fotosintesi)
Avete letto il post precedente? A molti potrebbe essere
sembrato banale, come primo post, una breve panoramica sui pesci rossi, eppure…
quanti spunti possiamo cogliere?